lunedì 31 gennaio 2011

                                                              LE SETTE
                                   FENOMENO
                                 INQUIETANTE

Anni fa, il Dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale, istituendo la squadra antisette della Polizia, stimava che in Italia un milione e mezzo di persone erano coinvolte nel giro delle migliaia di sette, microsette, sette sataniche, psicosette, pseudoreligioni, movimenti di pace e “ricerca interiore”, “astrali”, occultismi vari e altro ancora. Il Dipartimento denunciava l’esponenziale diffusione delle sette esoteriche di “aggregazioni” religiose o pseudo tali, di gruppi dediti a pratiche di magia, di occultismo e satanismo, che ha assunto nel paese dimensioni e connotazioni da richiamare l’attenzione anche sotto il profilo della sicurezza, diventando ormai “un fenomeno più diffuso di quanto si possa credere”. La risposta a questo, che è un vero dramma della nostra società, grassa e superficiale, è stata data da quella grande anima del compianto don Oreste Benzi, fondatore dell’associazione Papa Giovanni XXIII dedita al recupero di tossicodipendenti. Il sacerdote chiese ed ottenne un numero verde, iniziando così quel “Servizio antisette occulte” in collaborazione con la Polizia. Responsabile del servizio è un altro benemerito sacerdote, don Aldo Bonaiuto. Il servizio riceve, ogni giorno, decine di telefonate, l’80% delle quali riguarda persone disperate alla ricerca dei figli o di giovani e adulti adescati e perseguitati dal mondo dell’occulto e delle sette.

E’ don Aldo che spiega: “Non si creda che le sette, tutto sommato, siano folclore o poco altro, sono un mondo che promuove l’iniziazione al male: il satanismo, l’esoterismo, l’occultismo. Ti mostrano prima una facciata quasi innocua, divertente, poi, dopo averti catturato, ti sprofondano. Non a caso una delle tecniche preferite per accalappiare esseri umani (specie dalle psicosette), è il “love bombing” (bombardamento d’amore), cioè inizialmente ti colmano tutti di attenzioni, ti vogliono bene, ti fanno sentire importante, poi ti espropriano della tua vita, letteralmente.
Per esempio ti allontanano fisicamente dal tuo ambiente reale, naturale e vitale, arrivando in molti casi a farti cambiare città, così che nessuno possa strapparti a loro. Quella gente punta diritta e decisa soprattutto su chi è più fragile, su chi ha problemi di salute o economici e di affettività, oppure si impossessa di chi ha disturbi psicologici, ed è, con questi ultimi che si può fare qualsiasi cosa, visto che poi le loro dichiarazioni spesso non sembrano non essere credibili o non vengono considerate tali. Le stesse tecniche per attirare nuovi adepti sono diverse e raffinate: quella è gente che sa bene il fatto suo. Usano quelle manipolazioni mentali, l’ipnosi e tutto quanto è possibile mettere in campo per soggiogare le persone.

Qual è allora l’obiettivo di questo mondo? Cosa si prefiggono queste persone? Ancora la risposta di don Aldo. “Soldi e potere. Perché rendere un altro un burattino di cui muovere i fili è smisuratamente, diabolicamente, affascinante, specie se puoi fargli fare tutti i lavori sporchi; perché chi finisce accalappiato da una setta, novantanove volte su cento le consegna anche tutti i suoi averi. E’ una battaglia durissima, impari, spesso, perché le sette sono diffusissime e soprattutto contano su fior di professionisti al loro soldo nelle loro fila e perché esistono vere e proprie lobbies capaci di muoversi ed intervenire anche a livelli alti. Uno dei veicoli preferiti dal mondo delle sette è diventata, quasi inevitabilmente, la rete. Internet viene usato non soltanto per diffondere i loro “insegnamenti” e le loro idee, ma anche per darsi appuntamenti. Da quando in Italia non c’è più il reato di plagio è diventato assai più difficile di prima, perseguire certe organizzazioni”. Di fronte a questa serie di pericoli, l’attenzione dio tutti è requisito primario: a seguire la violenza di questi sedicenti “richiami” così appetiti da giovani annoiati e da persone fragili, sono più esposti quanti crescono nell’illusione del mondo colorato della TV e nella curiosità morbosa favorita dalle tecniche del nostro tempo. L’allarme è dato.



                                                        
IL MIO PENSIERO:


Ogni giovinetto dovrebbe essere educato con sapienza spiegandogli il perché non si devono fare certe cose o accettare determinate offerte anche se può sembrare che queste possano semplificare la vita o risultare innocue. Sappiamo pure tutti che il genitore bravo non è ancora nato, e credo non nascerà mai, ma oggi dal mondo che abbiamo, spesso risulta molto difficile insegnare l’educazione e ancor più essere ascoltati. Noto anche però, che molti genitori  vedono la modernità come una cosa buona, troppi non hanno paura dei pericoli che incontrano la notte i figli quando escono per andare a divertirsi. Mi ricordo che mio padre diceva sempre: nella notte gironzolano solo ubriaconi e gente che va in cerca di donne facili.
Gesù con la sua Parola ci mette in guardia dai falsi profeti, e credo che per falsi profeti intendesse tutti quelli che in nome di una religione ma non solo, promettono felicità, denaro, e risoluzione dei vari problemi senza metterci un minimo impegno, ma pure dai falsi profeti che esistono dentro di noi. Da troppi anni ormai la nostra società ci ha portati a non più stupirci di nulla, ma pure ad offrire cose che sono solo “idoli” proponendoli come “diritti”. Da qui è facile che le sette prolifichino in quanto trovano pastura per i loro denti nei giovani desiderosi di continui cambiamenti e assetati di esperienze nuove; risulta molto facile per loro far presa su un giovane che per la troppa libertà si espone in questo mondo con molta facilità.

Per portare un esempio racconto questo episodio che ho assistito sull’autobus tornando dal lavoro.
Era un pomeriggio e 3-4 ragazze che tornavano da scuola erano agitate perché a una di queste avevano rubato il cellulare. Allora la proprietaria ha chiesto all’amica di mandare un messaggio col numero di telefono di casa, pregando chi se ne era impossessato di farglielo riavere, pena una bella sgridata dai genitori.
Da qui il mio intervento. Scusa se mi intrometto le dissi, ma come puoi dare il telefono di casa ad una persona sconosciuta e per di più ladro? Ma non pensi che col numero gli dai pure l’indirizzo? Questa ragazza avrà avuto circa 17-18 anni. Mi ha ringraziata per averla messa sulla giusta strada.
Mi domando: ma i genitori insegnano ancora certe cose ai figli, o sono i figli che non hanno più orecchie per ascoltare? Io davvero vedo molti di questi giovani sprovveduti anche se sembrano molto svegli e intelligenti, facili prede di organizzazioni criminali dove è facile accalappiarli e portarli così dove vogliono.
Non aiuta certo guardare troppo la TV, non accettare che un insegnante riprenda l'alunno in modo autorevole pena una denuncia, dare troppe tecnologie in mano agli adolescenti, ma soprattutto  abbandonare la dottrina cristiana dove si attinge gratuitamente la Sapienza e la Grazia di Dio.




1 commento:

  1. ci vè camenen de nott, mister ve fecen: Questo è ciò che diceva mio nonno, nel nostro dialetto: chi va camminando di notte, misteri va facendo. Da noi il termine misteri indica le cose truffaldine, gli imbrogli, gli illeciti, insomma quelle cose che si fanno di nascosto.
    Non è tutta colpa dei genitori, ma certo ci vorrebbe meno permissivismo perchè nei locali succede di tutto e non sempre i ragazzi sono consapevoli delle conseguenze di ciò che fanno o prendono. Però, secondo me, il vero centro di diseducazione giovanile è la scuola. Si potranno avere genitori buoni, ma gli amici che si incontrano a scuola e la scuola in sé, porteranno fuori strada. E' una grossa lacuna dei giorni nostri a cui bisognerebbe porre rimedio: non con riforme stupide, ma con riforme che reintroducano metodi educativi di un certo livello. Oggi si sono voluti tutelare i giovani, ma questa tutela è stata estesa oltre il limite e oggi ne vediamo i risultati. Solo la Chiesa, attraverso gli oratori, sta portando i ragazzi alla vita giusta introducendoli in organizzazione come l'Azione Cattolica. Bisogna quindi saper canalizzare le energie dei giovani e le cose così potranno migliorare. A presto!

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